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Il "giureconsulto della politica"

Angelo Majorana e l'indirizzo sociologico del Diritto pubblico

Pace Gravina Giacomo

Editore: EUM – Edizioni Università di Macerata
pp. 262 ISBN: 9788860562913
ed. 2011
Formati: stampa
Prezzo: € 16.00
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Angelo Majorana (Catania 4 dicembre 1865 – ivi 9 febbraio 1910) fu un giurista davvero precocissimo: laureato a Roma nel 1881, divenne libero docente in Diritto costituzionale presso l’Università di Catania nel 1883, qui straordinario dal 1887, promosso ordinario due anni dopo. Preside della facoltà di Giurisprudenza nel 1894/95, fu anche rettore dell’Università etnea nell’a.a. 1895/96. Di tendenze liberal-progressiste, fu dapprima impegnato nella politica locale, quindi deputato al Parlamento dal 1897, sottosegretario alle Finanze dal novembre 1903 al novembre 1904, ministro delle Finanze fino al dicembre 1905, ministro del Tesoro dal maggio 1906 al maggio 1907, tenendo anche l’interim delle Finanze dal 14 marzo al 19 aprile 1907. Il suo nome è legato alla legge sulla municipalizzazione dei pubblici servizi (1903) e soprattutto a quella sulla conversione della rendita statale (1906). Fu valente oratore e famoso avvocato. La morte prematura, ad appena 44 anni, spezzò la sua brillante carriera politica e accademica. Majorana, che si avvalse nell’attività scientifica e di governo di una singolare competenza in materia economica e finanziaria, orientò la sua riflessione pubblicistica sul modello dello Stato giuridico, 'alternativo' a quello imperante del Rechtsstaat, contribuendo quindi all’avvio dell’indirizzo sociologico del Diritto costituzionale, di cui rappresentò l’esponente di punta.