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Una cultura classica per la formazione delle élites

L’insegnamento del latino nei Ginnasi-Licei postunitari attraverso l’Inchiesta Scialoja sull’istruzione secondaria

Morelli Patrizia

Editore: EUM – Edizioni Università di Macerata
pp. 210 ISBN: 9788860561657
ed. 2009
Formati: stampa
Prezzo: € 14.90
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Questo volume, frutto di approfondite indagini archivistiche, accoglie i primi risultati di un’ampia e organica ricerca sulla storia dell’insegnamento scolastico della lingua e della letteratura latina nell’Italia del secondo Ottocento. Esso ripercorre le vicende relative a tale insegnamento nei primi decenni postunitari, puntando a lumeggiare il complesso e controverso rapporto intercorso tra le aspirazioni e la progettualità che alimentarono le scelte della classe dirigente liberale in materia di riordinamento dell’istruzione secondaria classica all’indomani dell’unificazione nazionale, le disposizioni normative emanate su tale versante in applicazione della legge Casati e le concrete forme e modalità con le quali l’insegnamento del latino fu impartito nei Ginnasi e nei Licei della penisola a partire dal 1861. Per la sua ricostruzione l’Autrice si avvale di una cospicua documentazione archivistica in larga misura inedita: in primo luogo le testimonianze e i dati raccolti nell’ambito dell’Inchiesta Scialoja sull’istruzione secondaria in Italia (1872-1875), che offrono uno spaccato d’indubbio interesse sulla variegata realtà organizzativa e didattica delle scuole secondarie classiche nella stagione postunitaria. Il volume approfondisce il fondamentale ruolo esercitato dall’Inchiesta Scialoja e dai coevi dibattiti politici e culturali degli anni Settanta nella maturazione di una presa di coscienza generale della classe dirigente del Paese sui limiti e sulle gravi carenze in cui versava quel particolare segmento del sistema scolastico nazionale – l’istruzione secondaria classica –, al quale erano affidate le sorti della formazione delle élites politiche, economiche e culturali della nazione. Una presa di coscienza i cui frutti, in termini di interventi riformatori e di provvedimenti vòlti a porre rimedio alle principali inadeguatezze e a favorire il rilancio e la crescita delle scuole classiche e dell’insegnamento del latino, si sarebbero concretizzati solo molto più tardi, a partire dai primi anni Novanta.