Editore: EUM – Edizioni Università di Macerata | |
pp. 353 | ISBN: 9788860560681 |
ed. 2007 | |
Formati: stampa | |
Prezzo: € 19.50 |
Nei suoi Manoscritti Economico-Filosofici Marx contrappone la ricchezza umana alla ricchezza dell’economia politica, materiale e quantitativa, e delinea la prospettiva di un «uomo totale» che sappia dare espressione alla propria ricchezza interiore. Nelle sue opere Nietzsche lamenta l’impoverimento dell’essere umano e auspica, di contro, un sempre maggiore “arricchimento” antropologico che renda possibile lo sviluppo dell’«uomo intero» contro il proliferare degli «storpi alla rovescia». Muovendo da tali premesse, l’autrice sviluppa la prospettiva etico-antropologica che scaturisce dalla riflessione di questi due grandi pensatori della modernità e, attraverso il loro confronto, procede ad una operazione teoretica inedita. Attraverso la lettura del volume, si scoprirà che Marx e Nietzsche sono più vicini di quanto si pensi. Da un lato il modello antropologico emergente dalla loro riflessione, al di là delle differenze, si caratterizza per una costitutiva complessità, multidimensionalità e pienezza, contro ogni alienazione e frammentarietà; dall’altro lato l’auto-realizzazione e la promozione di una forma umana “ricca” si radicano in un’etica delle facoltà e della formazione di sé, capace di esprimere un progetto antropologico opposto al potenziamento unilaterale e al proliferare di uomini-macchina espropriati della loro personalità.Contro la pervasività di logiche funzionalistiche e tecnicistiche la riflessione di Marx e quella Nietzsche si mostrano allora di ineguagliabile attualità e fecondità soprattutto in virtù del comune sforzo di ridefinizione della ricchezza in senso eminentemente antropologico e di restituzione, all’umano, della molteplicità delle sue dimensioni.