Editore: EUT Edizioni Università di Trieste | Collana: Biblioteca della società aperta. Studi e ricerche |
pp. 120 | ISBN: 978-88-5511-492-9 |
ed. 2024 | eISBN: 978-88-5511-493-6 |
Formati: Stampa, eBook | |
Prezzo: € 24.00 |
Nella complessa trama della guerra fredda, potenze mondiali come gli Stati Uniti giocano la partita della loro egemonia insieme a stati, alleati o meno, di minore entità, ma decisi a far valere le proprie ragioni e i propri interessi. In questo saggio tale trama viene analizzata dal punto di vista soprattutto americano rispetto alle vicende dell’Africa Australe, con particolare riguardo al Mozambico, ma con riferimenti importanti all’Angola, allo Zimbabwe, al Sud Africa dell’apartheid e al regime minoritario della Rhodesia del Sud di Ian Smith. Il saggio tocca gli anni dell’illusione decolonizzatrice di Kennedy, che dovrà cedere all’arcigno dittatore portoghese Salazar, inflessibile rispetto alla tenuta delle colonie africane lusofone, protraendosi sino alla morte del presidente mozambicano Samora Machel, nel 1986. Privilegiando un punto di vista storico, il libro non rinuncia a presentare sfaccettature antropologiche, culturali, perfino psicologiche che hanno inciso sulle vicende di un’intera regione, quella dell’Africa Australe, le cui conseguenze sono visibili ancora oggi.