Editore: EUT Edizioni Università di Trieste | Collana: Fuori collana |
pp. 141 | ISBN: 978-88-8303-503-6 |
ed. 2013 | |
Formati: Stampa | |
Prezzo: € 10.00 |
"Alle soglie del terzo millennio gli scienziati rivendicano […] il loro diritto a intervenire in un settore ritenuto, in passato, di esclusiva competenza e giurisdizione dei filosofi e dei religiosi: quello dei valori. Il loro apporto in quest’area potrebbe essere ben maggiore di quello universalmente riconosciuto loro, e non contestato, della conoscenza e delle sue applicazioni nel campo della materia inorganica e di quella vivente. 'La scienza, in questi termini' scrisse Sperry 'acquista un ruolo sociale superiore a quello di provvedere a cose migliori per una vita migliore o di predire e controllare i fenomeni naturali o anche quello di promuovere la conoscenza. La scienza diventa una sorgente e un arbitro di sistemi di valori e di convinzioni al più alto livello e la via più diretta per un’intima comprensione e un rapporto con quelle forze che muovono l’universo e che hanno creato l’uomo'. La necessità dell’apporto scientifico deriva dal fatto che è impensabile un arresto dello sviluppo tecnologico, poiché ciò significherebbe la fine anche dei paesi sviluppati (incapaci, quindi, di aiutare i meno abbienti), ma tale sviluppo non deve più sfruttare il sistema fino a esaurire il pianeta in base al concetto del ‘limite dello sviluppo’. Pertanto occorre che la scienza studi altri metodi e approcci".