Editore: EUM – Edizioni Università di Macerata | |
pp. 263 | ISBN: 8860560039 |
ed. 2006 | |
Formati: stampa | |
Prezzo: € 22.00 |
Gli Anecdota Graeca di Ludovico Antonio Muratori sono il risultato di un lungo ed estenuante lavorio, che tenne impegnato l'erudito di Vignola dal 1696, anno in cui rinvenne un antico manoscritto contenente carmi inediti di Gregorio Nazianzeno, al 1704, allorché l'indagine filologica sugli Epigrammata del Cappadoce poteva dirsi ultimata. Gli Anecdota, tuttavia, in seguito a difficoltà editoriali, poterono vedere la luce soltanto nel 1709. Il presente saggio ripercorre a ritroso le varie fasi che hanno scandito il 'farsi' dell'edizione, per gettare luce sulle caratteristiche distintive della filologia e dell'erudizione tra la fine del sec. XVII e l'inizio del sec. XVIII. Alla realizzazione del progetto di Muratori contribuirono diversi studiosi ai quali il Vignolese dava incarico di condurre ricerche nelle biblioteche delle loro rispettive città al fine di reperire nuovi testimoni della tradizione manoscritta. Sotto questo riguardo l'edizione a stampa degli Anecdota Graeca, che fu preceduta da due redazioni manoscritte che riflettono il progressivo stato della ricerca, è largamente debitrice a Giovanni Boivin, responsabile della Bibliothèque Royale di Parigi, a Giovan Battista de Miro, bibliotecario della Vaticana, ed infine ad Anton Maria Salvini, professore di latino e greco allo Studium Florentinum; quest'ultimo fornì a Muratori la trascrizione di gran parte del materiale tràdito da esemplari della Medicea, che egli si premurava di arricchire di volta in volta con sue congetture e note di commento. A proposito di Salvini, nella seconda parte del volume, è riprodotto il carteggio tenuto con Muratori, che permette di seguire, quasi componimento dopo componimento, il graduale realizzarsi di tale impresa.