Editore: EUT Edizioni Università di Trieste | Collana: Fuori collana |
pp. 167 | ISBN: 978-88-8303-367-4 |
ed. 2012 | |
Formati: Stampa, eBook | |
Prezzo: € 14.00 |
Con i lavori dedicati dall’autore a Filippo Argenti e Arcangelo Carradori, entrambi favorevolmente accolti dalla critica, il presente volume completa
una trilogia relativa ai principali manoscritti lessicografici turchi in trascrizione redatti tra il XVI e XVII secolo (rimarchevolmente tutti ad opera di italiani).
Per la prima volta si presenta qui in edizione integrale il "Dittionario della Lingua Turchesca" di Pietro Ferraguto, noto finora solo parzialmente dai dati forniti
da A. Bombaci in un saggio del 1940. Ferraguto, nato a Messina verso il 1580,
fu catturato dai turchi nella sua prima giovinezza e incarcerato a Tunisi
per sei anni. Rientrato in Italia entrò a far parte della Compagnia di Gesù
e compilò una sorta di manuale della lingua turca ad uso dei missionari,
datato 1611 e comprendente un lemmario di circa 2500 voci turche,
il cui unico manoscritto è conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli. L’importanza dell’opera nel quadro della lessicografia ottomana è notevole soprattutto perché si tratta di una fondamentale testimonianza del turco ‘barbaresco’ parlato un tempo nell’area maghrebina, finora piuttosto malnoto. Nella presente edizione il materiale ferragutiano viene esaminato
nei suoi tratti fonetici, morfologici, sintattici e lessicali, raffrontato
al turco-ottomano letterario e corredato di un ampio e dettagliato
commento linguistico.
With the works dedicated by the author to Filippo Argenti and Arcangelo Carradori, both favorably received by critics, this volume completes
a trilogy related to the major Turkish lexicographic manuscripts transcribed between the sixteenth and seventeenth centuries (remarkably all by Italians).
For the first time here is the integral edition of the "Dittionario della Lingua Turchesca" by Pietro Ferraguto, known so far only partially by the data provided
by A. Bombaci in an essay from 1940. Ferraguto, born in Messina towards 1580,
was captured by the Turks in his early youth and imprisoned in Tunis
for six years. When he returned to Italy he became part of the Society of Jesus
and compiled a kind of Turkish language manual for the use of missionaries,
dated 1611 and comprising a lemma of about 2500 Turkish voices,
whose single manuscript is kept at the National Library of Naples. The importance of the work in the framework of the Ottoman lexicography is remarkable especially because it is a fundamental testimony of the Turkish 'barbarian' once spoken in the Maghreb region, which is far from bad. In this edition, the Ferragutian material is examined
in its phonetic, morphological, syntactic and lexical traits, compared
to the Turkish-Ottoman literary and with a large and detailed
linguistic commentary.