Editore: EUM – Edizioni Università di Macerata | |
pp. 194 | ISBN: 9788860560100 |
ed. 2007 | |
Formati: stampa | |
Prezzo: € 20.00 |
Tra la fine del 1921 e l’inizio del 1922 Luigi Albertini, storico direttore del «Corriere della Sera» da cui il fascismo lo avrebbe estromesso solo quattro anni dopo, soggiornò con il figlio diciottenne Leonardo negli Stati Uniti come delegato della Conferenza internazionale di Washinton per la limitazione degli armamenti. A Natale i due furono raggiunti da Piera Giacosa ed Elena Albertini, moglie e figlia di Luigi. La vicenda originò una fitta trama di comunicazioni epistolari, rimaste finora inedite, fra i componenti di una famiglia straordinaria e i loro più cari congiunti: Alberto Albertini (fratello di Luigi) e la moglie Paola Giacosa (sorella di Piera), Maria e Nina Ruffini fra tutti. La pubblicazione del carteggio permette al lettore, anche tramite l’inserimento di preziosi brani diaristici, di immergersi nel racconto di un viaggio ricco di esperienze umane, politiche, mondane e culturali, mediato dalle espressioni di un’affettività familiare fra le più calde ed eloquenti. Il ruolo di Albertini alla Conferenza, e il possibile impegno diretto nella vita politica italiana che ne sarebbe potuto derivare, trovano nel carteggio una conferma arricchita dalla sua dimensione strettamente privata, e dunque dalla libertà dei giudizi e delle riflessioni in esso contenuti. La personalità del grande giornalista rivela però anche interne fragilità, zone d’ombra già in parte note ai lettori dei suoi Diari editi. Vita pubblica e vita privata si intrecciano in una rete epistolare tessuta da un gruppo di famiglie eminenti dell’antifascismo liberale (Albertini, Ruffini, Carandini: Elena avrebbe sposato nel 1926 Nicolò Carandini), cui sarà assegnato un ruolo centrale nella ricostruzione dell’Italia democratica.