Editore: eum edizioni università di macerata | |
pp. 95 | ISBN: 978-88-6056-746-8 |
ed. 2021 | |
Formati: stampa, PDF | |
Prezzo: € 14.00 |
«La pratica educativa Bimbisvegli nasce dalla costante osservazione, sperimentazione e verifica, in contesto di orario curricolare di scuola primaria pubblica, di quelli che sono i bisogni e le caratteristiche sia del gruppo classe, ma anche dei singoli bambini e bambine con i quali gli insegnanti condividono il percorso educativo e didattico, privilegiando un approccio ludico ed esperienziale, attraverso cui accogliere i percorsi della loro fantasia, emotività e corporeità. Bimbisvegli intende contemplare contemporaneamente sia una didattica analitica per discipline, che una didattica sintetica per competenze, attraverso il sistema delle “grandi imprese”, intese come contenitori progettuali interdisciplinari da vivere a scuola nel quotidiano. Si propone di porre grandissima attenzione ai bisogni di sviluppo, adottando strumenti didattici adeguati come il gioco, la simulazione, la sperimentazione attiva, il movimento, l’attivazione sensoriale e il lavoro in piccolo e grande gruppo come palestra per l’esercizio della cittadinanza attiva. Il progetto richiede agli insegnanti di considerarsi compagni di viaggio esperti e solidali di bambine e bambini e si pone come proposta di scuola aperta all’aperto, un ponte tra società e vita dei piccoli. L’ambiente, inteso strutturale e strutturante è considerato come un attivo attore nelle interazioni educative e didattiche, non un mero scenario o un semplice contenitore. Il progetto attua una didattica pienamente in linea, in ogni suo punto, con le indicazioni ministeriali. Il nome stesso, Bimbisvegli, racchiude in sé i pilastri su cui si incardina l’intero intervento educativo. Con l’utilizzo della parola bimbi si indica l’impegno a sostenere i diritti basilari dell’infanzia, rispettando le caratteristiche delle tappe evolutive personali e del gruppo, ponendo in essere attività prevalentemente basate su un approccio coinvolgente e sensoriale. Ricordando le specificità del momento evolutivo in cui si trovano i bambini e le bambine di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, molte attività sono introdotte con il gioco, secondo la massima fare tutto con il gioco ma niente per gioco, come sosteneva Baden Powell, ideatore del metodo scout. La sperimentazione diretta di fenomeni, relazioni e reazioni viene utilizzata come modalità abituale. “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio comprendo” (Confucio). Con l’aggettivo svegli si riconosce ai bambini e alle bambine, cittadini del mondo fin da subito, il diritto di porsi domande, trovare e proporre soluzioni, esprimersi con la consapevolezza di essere ascoltati.» Giampiero Monaca e Paola Nicolini