Editore: EUM – Edizioni Università di Macerata | |
pp. 208 | ISBN: 9788860562371 |
ed. 2010 | |
Formati: stampa | |
Prezzo: € 8.00 |
La questione del rapporto uno-molti e delle sue aporie e il dualismo tra l’elemento democratico della sovranità popolare e quello costituzionale della rappresentanza sembrano attraversare l’intera riflessione sartriana e, segnatamente, le pagine della Critique de la raison dialectique. In esse l’istituzione palesa il conflitto, senza sintesi possibile, tra l’individuale e il comune impedendo di poter compiutamente pensare l’architettura della Repubblica. L’esaltazione della fase incandescente del tumulto e delle capacità di décollement del soggetto dalle paludi della serialità porta con sé una costante svalutazione dell’elemento statico dato dalla rappresentanza e di ogni altra forma di ipostatizzazione della soggettività. È dunque il tema della libertà, intesa più come necessità ontologica che come idea regolatrice, ad essere al centro delle preoccupazioni dell’autore francese e a configurare la sua ipotesi di una democrazia in perenne tumulto.