Editore: EUM – Edizioni Università di Macerata | |
pp. 232 | ISBN: 8860560004 |
ed. 2006 | |
Formati: stampa | |
Prezzo: € 16.50 |
Un organico e documentato contributo alla storiografia sul mare come risorsa produttiva, che in anni recenti sta conoscendo, anche in Italia, una proficua stagione di iniziative di studio e ricerca. Lo studio raccoglie gli esiti di una ricerca sulle attività della pesca lungo le coste del medio Adriatico in età moderna, analizzando gli elementi di contesto e i fattori che, nel corso del Settecento, ne favorirono lo sviluppo, nonché le trasformazioni economiche e sociali, indotte dall’introduzione di nuove tecniche di produzione e conservazione del pescato. La storia della pesca, qui delineata, è storia delle normative che l’hanno regolamentata, come pure è storia dei mezzi e delle tecniche che ne segnarono le fasi di crescita e, in quanto rapporto uomo-natura, è anche storia di quadri ambientali e di modalità di accesso alla risorse. Oggetto d’interesse non è, dunque, l’introduzione in sé di “innovative” tecniche di produzione ma, piuttosto, il rapporto che lega l’innovazione tecnica ai fattori economici, sociali e ambientali. A partire da questi spunti e sulla base di una vasta documentazione archivistica, lo studio analizza le tappe della progressiva affermazione dell’intermediazione nell’economia della pesca e i risvolti che la sollecitazione mercantile, forzando le strutture della produzione, finirà per implicare anche sul piano ambientale. Sarà, infatti, nel corso del Settecento che il problema della conservazione della risorse ittiche, ancora oggi molto dibattuto, comincia ad imporsi come questione centrale nella storia della pesca.