Editore: EUM – Edizioni Università di Macerata | Collana: Biblioteca di «History of Education & Children’s Literature». 10 eum > scienze dell'educazione > studi |
pp. 404 | ISBN: 9788860564184 |
ed. 2014 | |
Formati: Stampa | |
Prezzo: € 20.00 | Prezzo eBook: € 0.00 |
Sorta a Milano nel 1893, la Sezione Maestre e Maestri della locale Camera del Lavoro fu, fin dagli esordi, una delle più influenti associazioni magistrali di ambito socialista. Contraddistintasi subito per la sua battaglia in favore dell’istruzione popolare e contro l’analfabetismo, con la nascita dell’Unione Magistrale Nazionale nel 1901 la Sezione Maestre e Maestri milanese assunse sempre più rilievo anche sulla scena nazionale, facendosi portavoce delle istanze di progresso e di cambiamento dei suoi soci e influenzando notevolmente il dibattito interno alla classe magistrale. Per meglio diffondere il proprio pensiero, a partire dal 7 giugno 1906 la Sezione fondò il periodico «La Scuola Popolare» con il quale si seguirono con attenzione i dibattiti circa le sorti della scuola e si sostennero le battaglie parlamentari dei deputati socialisti in favore della laicità, dell’avocazione, del pareggiamento degli stipendi. A un gruppo di maestri socialisti fuoriusciti della Sezione nel 1913 si dovette, invece, la fondazione del nuovo periodico magistrale «La Critica Magistrale» il quale riuscì ben presto a porsi al centro del dibattito magistrale nazionale grazie all’uso di articoli fortemente critici e dai toni polemici. Il deflagrare del primo conflitto mondiale costrinse entrambe le riviste a cessare le pubblicazioni, ma i maestri e le maestre che ne avevano animato le pagine con i loro dibattiti e opinioni avrebbero continuato a essere tra i protagonisti delle future vicende magistrali d’Italia.