Editore: EUT Edizioni Università di Trieste | Collana: Polymnia: Numismatica antica e medievale. Studi |
pp. 542; ill. | ISBN: 978-88-8303-596-8 |
ed. 2014 | eISBN: 978-88-8303-597-5 |
Formati: Stampa, eBook | |
Prezzo: € 40.00 |
The coinage of ancient Cyrenaica stimulated and keeps on stimulating the interest of historians, numismatists and collectors, especially in reason of the recurrence of the coin type of silphium, a now extinct plant, once used for its medicinal and probably also hallucinogen effects by the Libyans and Greeks settled in Cyrenaica. Consequently, since the Sixteenth century this type of documentation has been used as a tool for investigating the past of the region. The volume by Michele Asolati, Le “antiche Monete della Cirenaica”nella letteratura numismatica tra Ottocento e Novecento. Genesi della nummologia della Pentapolitana Regio, outlines the history of the studies of this particular source, through the long and sometimes tortuous path which, during four centuries, leads to the more conscious and sophisticated elaborations of the second half of the Nineteenth and early Twentieth centuries. This work combines both the dissertation and the anastatic re-editions of some of the most significant publications of the scholars who between Nineteenth and Twentieth centuries laid the foundations of Cyreniac numismatics, such as Celestino Cavedoni and Adolphe Duchalais, coming up to the almost unknown text by Silvio Ferri, published in Benghazi in 1924, a few years before the edition of the volume by Robinson, which is still today to be considered of a capital relevance on this topic.
Starting from the little evidence of the Sixteenth and Seventeenth centuries the volume considers the more fruitful studies of the Eighteenth century, more specifically of the second half of this century, when the refinement of new numismatic tools, and in particular the use of coin finds, allowed less uncertain acquisitions. This evolution is made of uncertain interpretations, of antiquarian inventions, of attributions which are often the result of the imagination or of the “libido innovandi” of the scholars, which so frequently leave a heavy legacy on subsequent studies, until the Nineteenth century when archaeological expeditions in Cyrenaica and a new scientific approach allow to define the structure of the Greek and Roman monetary production in this region.
La monetazione della Cyrenaica antica ha suscitato e continua a suscitare l’interesse di storici, numismatici e collezionisti soprattutto per la ricorrenza del tipo del silfio, la pianta oggi estinta, utilizzata anticamente dai Libi e dai Greci insediati in Cyrenaica per i suoi effetti medicamentosi e probabilmente anche stupefacenti. Conseguentemente fin dal Cinquecento questo tipo di documentazione è stata impiegata come uno strumento per indagare il passato della regione.
Il volume di Michele Asolati Le “antiche Monete della Cirenaica”nella letteratura numismatica tra Ottocento e Novecento. Genesi della nummologia della Pentapolitana Regio, delinea la storia degli studi di questa particolare fonte, attraverso il lungo e talvolta tortuoso percorso che durante quattro secoli conduce alle elaborazioni più consapevoli e raffinate della seconda metà del XIX e dei primi decenni del XX. L’opera accompagna alla trattazione la riedizione anastatica di alcuni tra i lavori più significativi degli autori che tra l’Ottocento e il Novecento hanno posto le basi della numismatica cirenaica, come Celestino Cavedoni e Adolphe Duchalais, per giungere al testo quasi sconosciuto di Silvio Ferri, pubblicato a Bengasi nel 1924, pochi anni prima dell’edizione del volume da considerarsi ancor oggi capitale su questa materia ad opera di Robinson.
Dalle scarne testimonianze cinquecentesche e seicentesche si perviene agli studi più fruttosi del Settecento, più specificamente della seconda metà di questo secolo, quando l’affinamento di nuovi strumenti d’indagine numismatica, e in particolare l’utilizzo dei rinvenimenti monetali, permette acquisizioni meno incerte. Questa evoluzione è fatta di letture incerte, d’invenzioni antiquarie, di attribuzioni spesso frutto della fantasia o della “libido innovandi” dei commentatori, le quali lasciano non di rado pesanti eredità sugli studi successivi, fino all’Ottocento quando le spedizioni archeologiche in Cyrenaica e un nuovo approccio scientifico permettono di definire la struttura della produzione monetaria di questa regione in età antica.