Editore: eum edizioni università di macerata | Collana: Leo Lectures |
pp. 93 | ISBN: 978-88-6056-896-0 |
ed. 2024 | |
Formati: 10,5x14,8 | |
Prezzo: € 0.00 |
Ancora oggi a volte mi domando che cosa ci faccio in un cantiere navale. Fino al 2006 avevo navigato altri mari, quelli, grazie a Driade, delle correnti linguistiche del design e dell’architettura internazionali, ormeggiando di tanto in tanto nelle piacevoli isole letterarie e teatrali che frequentavo appena potevo, scrivendone appassionate recensioni. Ciò di cui ora vi racconto sono le inaspettate connessioni che sono riuscito a realizzare grazie all’apertura mentale di questo importante imprenditore, Cavaliere del Lavoro, che è Massimo Perotti, proprietario dei Cantieri Sanlorenzo. Grazie a lui abbiamo combattuto contro gli stereotipi che imperavano nella nautica di quegli anni, che volevano degli yacht faraonici e pomposi. Oggi Sanlorenzo è fra i cantieri navali più amati e ammirati al mondo. La mia missione, come sempre, è stata smuovere lo status quo portando utile disordine nelle convinzioni più radicate. Abbiamo creato e sviluppato in maniera inconsueta uno stretto legame tra la nautica e l’arte. Nessuno, prima, aveva mai immaginato di poter essere presente, con elementi nautici, al Salone del Mobile e, tanto meno, ad Art Basel a Basilea o a Miami oppure a Hong Kong o a Parigi con eventi che raccontassero il mondo delle barche, oppure anche a Venezia, alla Biennale d’Arte o durante una bellissima mostra di Alighiero Boetti alla Fondazione Cini in cui noi, a fianco, esponemmo su un nostro yacht altre magnifiche opere di Boetti durante la preview della Biennale, ma neppure in Triennale a Milano, dove ci siamo raccontati con citazioni cinematografiche alla Lars von Trier…