Editore: EUM – Edizioni Università di Macerata | |
pp. 196 | ISBN: 9788860561732 |
ed. 2009 | |
Formati: stampa | |
Prezzo: € 10.00 |
Ci sono alcune parole, come “io”, “tu”, “ora”, “qui”, “questo” o “quello”, che occupano un posto speciale nei dibattiti interni all’odierna filosofia analitica del linguaggio. Si tratta degli indicali, che i filosofi indagano ad almeno due livelli. Al primo livello ci si occupa di costruire una generale teoria del riferimento e del significato degli indicali in grado di descrivere il loro funzionamento. Il secondo livello di indagine è motivato dall’idea che lo studio degli indicali possa chiarire complesse questioni come la prospettiva di prima persona, il senso del sé e la coscienza. In questo volume l’autrice propone una teoria del riferimento indicale basata sulla nozione di salienza percettiva che offre una prospettiva su entrambi i livelli di indagine. Il modello di salienza descrive il meccanismo sotteso all’uso degli indicali sfruttando i contributi della filosofia del linguaggio e della psicologia. L’intersoggettività dei significati espressi dagli enunciati indicali è garantita dal ruolo che il modello affida alla salienza e dalla originale nozione di contesto percettivo, inteso come la zona di accesso percettivo di tutti gli interlocutori impegnati in un evento comunicativo.