Editore: EUM – Edizioni Università di Macerata | |
pp. 177 | ISBN: 9788860561305 |
ed. 2008 | |
Formati: stampa | |
Prezzo: € 12.00 |
La concezione moderna del diritto è il derivato di una rivoluzione filosofica che ha come protagonisti una generazione di pensatori d’eccezione. Scopo del presente lavoro è richiamare l’attenzione sulla filosofia giuridica di Leibniz, su cui ancora troppo rarefatta appare l’attenzione degli studiosi. Il diritto si presenta all’osservazione empirica come una verità di fatto, nelle sue forme storiche, legislative, applicative o consuetudinarie; tuttavia, se lo si vuole conoscere in modo razionale, occorre individuare l’origine e il senso della sua struttura concettuale; in questa ottica esso si rivela come una verità di ragione, in quanto tutte le sue strutture qualificative non dipendono mai dal semplice accadere del fatto, da ciò che semplicemente è, ma sopravvengono, si aggiungono all’accadere in virtù di un giudizio sociale comune su ciò che può e che deve essere.