Editore: EUM – Edizioni Università di Macerata | |
pp. 109 | ISBN: 9788860561633 |
ed. 2008 | |
Formati: stampa | |
Prezzo: € 14.90 |
La transizione fra il modello di società industriale e quello fondato sull’informazione ha determinato un mutamento fondamentale nel modus vivendi di ciascun individuo, unitamente alle modalità con le quali ciascuno si relaziona, apprende e lavora. Tale contesto appare connotato dalla frattura esistente fra comunità capaci di utilizzare il potere tecnologico e quelle che ne sono escluse secondo una logica che vede contrapposti divario digitale (digital divide) e conoscenza. Il mondo in via di sviluppo e le economie in transizione ne rappresentano la quota più ampia. Mentre, da un lato, la “teledensità” globale mostra segni di miglioramento, d’altro canto continua a crescere la distanza fra coloro che dispongono di un accesso a Internet e quanti, invece, ne risultano ancora esclusi. In questo senso le ICT (Information and Communication Technologies) e i mass media rappresentano un potente strumento in grado di superare le attuali disparità nello sviluppo e di accelerare gli sforzi finalizzati al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio relativi alla lotta alla povertà, alla fame, alle malattie, all’analfabetismo contro ogni forma di disuguaglianza sociale.