Editore: EUT Edizioni Università di Trieste | Collana: Fuori collana |
pp. 84 | ISBN: 978-88-5511-224-6 |
ed. 2021 | eISBN: 978-88-5511-225-3 |
Formati: Stampa, eBook | |
Prezzo: € 8.00 |
L’“Associazione per a difesa del Malato di Trieste” presenta gli atti di due convegni, tenutisi a Trieste il 18 ottobre 2017 e il 22 maggio 2019 sul tema del ritorno a morire a casa. Il non morire a casa significa in realtà non vivere a casa. Non vivere fino all’ultimo, attorniato dai valori della famiglia, della collettività, dei rapporti di chi arriva alla fine della sua vita nei suoi spazi, a contatto con i suoi progetti e con i suoi oggetti. A Trieste prevale il concetto e la pratica della delega. La delega a una struttura organizzata quale è l’ospedale. Una struttura legittimata sul piano scientifico e amministrativo, tale per cui i deleganti si sentono in pace con sé stessi, una volta affidata la persona cara alla realtà istituzionale organizzata. La proposta è quella di invertire una tendenza culturale e sociale che è tipica della cultura di questa città, e del Nord del nostro Paese, ed è opposta a quella del Meridione, dove morire in ospedale o in una Casa di Riposo è motivo di scandalo per la famiglia, o quasi.