Editore: EUM – Edizioni Università di Macerata | |
pp. 346 | ISBN: 9788860561244 |
ed. 2008 | |
Formati: stampa | |
Prezzo: € 22.00 |
Questo volume ricostruisce la storia del Welfare State sovietico del periodo compreso fra le due guerre nei suoi aspetti legislativi, istituzionali e sociali, sperimentando un complesso metodo d’indagine che coniuga macrostoria e microstoria. Il metodo adottato consente di variare la scala di osservazione delle riforme della previdenza sociale, cioè di analizzare sia il funzionamento delle casse assicurative sul territorio sovietico in relazione alle modalità di finanziamento, sia lo sviluppo delle prestazioni sociali nella città di Mosca, che presenta i casi particolari dell’industria di automobili Amo-ZiL-ZiS, della Scuola n. 25 e delle pensioni di guerra. Grazie a un paziente scavo negli Archivi dell’ex Unione Sovietica, questo studio rivela altresì l’impatto del sistema previdenziale sulla vita quotidiana della popolazione e l’evoluzione sorprendente di un sistema che non mirava a garantire un trattamento egalitario dei lavoratori bensì a privilegiare coloro che contribuivano maggiormente all’industrializzazione del paese (gli operai qualificati) a scapito delle categorie più deboli e meno qualificate (invalidi e disoccupati). Benché la trasformazione del sistema previdenziale sia stata comune anche agli altri Stati europei colpiti dalla Grande Depressione, in Urss, essa non degenerò in misure di politica razziale come avvenne nella Germania nazista.