Editore: EUM – Edizioni Università di Macerata | |
pp. 404 | ISBN: 9788860561404 |
ed. 2009 | |
Formati: stampa | |
Prezzo: € 26.00 |
Ad occhi internazionali, la realtà femminile nel nostro Paese appare ancora caratterizzata dalla “persistenza e pervasività dell’atteggiamento patriarcale e degli stereotipi radicati sui ruoli e sulle responsabilità delle donne e degli uomini nella famiglia e nella società”. Con questa osservazione il Comitato per l’eliminazione delle discriminazioni nei confronti della donna mostra forti preoccupazioni per il permanere di svariate discriminazioni quali la grave sottorappresentanza nelle cariche politiche e pubbliche, gli svantaggi esistenti nel mercato del lavoro, le violenze subite, lo stato di emarginazione delle donne immigrate. In particolare la scarsa presenza delle donne nella sfera politica, rappresenta un aspetto critico della condizione femminile italiana. I dati, sconfortanti, sono noti. Per questa ragione e con l’obiettivo di contribuire a creare condizioni culturali e formative tali da incrementare la presenza delle donne nei luoghi della politica, il Dipartimento delle Pari Opportunità ha invitato le Università italiane ad organizzare i corsi “Donne, Politica, Istituzioni. Percorsi formativi per la promozione delle pari opportunità nei centri decisionali della politica”. Il volume raccoglie una serie di riflessioni maturate in occasione delle edizioni maceratesi di questo corso, rivelando la ricchezza del percorso formativo, volto non solo ad approfondire tematiche di ampio respiro quali il diritto interno, europeo e internazionale, le questioni storiche, filosofiche e sociologiche, le modalità della comunicazione, ma teso anche ad analizzarle secondo una diversa prospettiva, quella di genere. Questo lavoro offre una lettura delle questioni esaminate nei diversi incontri, contrassegnati da un intenso clima di condivisione verso un sapere “diverso”o “diversamente trattato”. L’augurio è che quello spirito possa diffondersi in tanti altri luoghi, non solo accademici, portando un fattivo contributo al sapere delle donne, perché, è certo, conoscenza e preparazione sono gli strumenti idonei per superare quelle discriminazioni ancora esistenti e così favorire una consapevole partecipazione “dell’altra metà del cielo” alle sfere decisionali dell’intera società.